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sabato 24 dicembre 2011

LETTRA A BABBO NATALE: PERCHE' I RICCHI IN ITALIA NON PAGANO?


Cari amici,
ho ricevuto molte frasi sdolcinate e, a volte puerili da amici intelligenti e colti che in tal guisa pensavano di farmi gli auguri di buon Natale . Mi sembra che questa scadenza annuale si trasformi in una occasione per buonismi di maniera che lasciano il tempo che trovano e che, comunque, niente hanno a che fare con il vero significato del Natale, sia per chi ci crede, sia per chi, come me non è credente.
Una storia estremamente significativa dove si racconta che Dio sia sceso sulla terra  scegliendo di nascere ebreo e povero e non romano e imperatore. Ci riflettano i nostri amici leghisti che piantano croci inutili dappertutto e poi... Questo Dio ha continuato ad essere povero tra i poveri ma, con la sua predicazione pacifica ma severa ha scatenato un putiferio perché, in prima persona, ha contestato la ricchezza e il lusso in cui vivevano i suoi connazionali  ( sacerdoti, farisei, grandi mercanti , re fantocci ecc.) mentre la maggior parte della popolazione soffriva la fame. Pacifista ma severo come testimonia la sua irruzione al tempio con un bastone in mano contro i mercanti e i cambiavalute che ne profanavano l'atrio con i loro commerci. Pacifista ma severo nei confronti del giovane ricco che voleva abbracciare la sua religione ( prima devi diventare come noi, elargendo tutti  i tuoi beni ai poveri) e infine severo nei confronti della ricchezza che considerava, almeno per quello che ci riferiscono i vangeli, una ignominia in sé quando affermava " E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, anziché un ricco entri in paradiso"
Tutti sanno come finì: preti e farisei ne decretarono la morte rivolgendosi al potente di turno.
Credo che tutti, credenti e non, dovremmo recepire questo messaggio nella sua sostanza che è quello della solidarietà attiva e della condivisione delle sofferenze degli esclusi , dei più deboli, partendo dalle donne, dai giovani , dai disoccupati, dai pensionati che ormai non hanno né la forza né gli strumenti per difendere le loro magre pensioni, dagli stranieri , privati di ogni diritto civile in un paese che, a torto si dice democratico.
Allora l'augurio sincero che rivolgo a tutti voi è che questo impegno cristiano si riversi nella vita di tutti i giorni e nella azione politica che, in un partito che si definisce democratico, non può tollerare la compresenza di persone che professano idee liberiste e si inventano nuovi modi per rendere più facili i licenziamenti .  
Vi invito pacificamente ad assumere nei confronti di chi sostiene le idee che hanno portato il pianeta intero alla catastrofe un atteggiamento  altrettanto severo e intollerante di quello di Gesù nel tempio. Penso che di ciò dovrebbero tener conto maggiormente i credenti, altrimenti la religione si risolverebbe in una serie di ipocrite funzioni e i vangeli, che da secoli vengono inutilmente letti a messa, andrebbero mandati al macero, perché non li attua nessuno.
Ciò premesso il mio dono di natale consiste nella lettera scritta da un gruppo di economisti al presidente del consiglio Mario Monti.
Con affetto e amicizia Buon Natale

Titta Fazio

 

Lettera a Babbo Natale: perché i ricchi in Italia non pagano?

21/12/2011
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Venti docenti di economia chiedono a Monti perché la ricchezza “liquida” – titoli, depositi, investimenti finanziari – sfugge del tutto alla manovra. È annullata così la pretesa di equità con cui il governo si era presentano agli italiani. Una brutta storia di Natale, su cui vale la pena discutere
Spett. Direttore, i firmatari di questa lettera sono tutti docenti universitari di economia. Chiediamo ospitalità ad alcuni giornali, fra cui il suo, per rivolgere al Presidente Monti una domanda che riteniamo piuttosto importante. Ci auguriamo che lui stesso o qualche altro esponente del governo vorrà darci risposta.
La domanda è questa: perché nella manovra economica da poco approvata non è presente una seria tassazione di tipo patrimoniale della ricchezza mobiliare? Si tratta di un'assenza conturbante, in quanto questo provvedimento avrebbe alcuni ovvi vantaggi. In primo luogo potrebbe fornire un gettito sostanzioso: secondo i dati ufficiali dell'Associazione Italiana Private Banking, "Il valore della ricchezza investita nel private banking in Italia nel 2010 ha superato i livelli pre-crisi, al livello più alto da sempre, con 896 miliardi". Questa naturalmente è solo una parte dell'imponibile. Aliquote anche molto miti consentirebbero di mantenere inalterata l'indicizzazione delle pensioni, con ovvi guadagni di equità e riducendo drasticamente gli effetti recessivi della manovra. Infine è il caso di sottolineare il guadagno di consenso che il governo ne ricaverebbe, per effetto della maggiore equità del prelievo complessivo della manovra; ed è noto come il consenso sia un capitale prezioso nei momenti di difficoltà.
Ciò che soprattutto ci preoccupa come economisti è però che accanto a questi ovvi effetti positivi non riusciamo a vederne di negativi. In altri termini, ci sembra che non vi sia alcun motivo di efficienza che possa giustificare l'assenza del provvedimento che auspichiamo. È diffusa fra l'opinione pubblica la convinzione che tale assenza dipenda solo da ragioni di iniquità, e cioè dalla volontà di proteggere i redditi alti scaricando il peso del riequilibrio dei conti su quelli più bassi. Vogliamo sperare che non sia così; ma per fugare ogni dubbio è essenziale che il governo fornisca una spiegazione chiara e convincente. E anche sincera. Una motivazione che circola ufficiosamente, e cioè che non sia possibile sapere dove si trova la ricchezza mobiliare, è smentita dai dati che abbiamo citato più sopra, nonché da quelli forniti dalla relazione della Banca d’Italia sulla ricchezza delle famiglie italiane nel 2010. Né si può dire che la manovra così com’è preveda implicitamente un serio intervento sulla ricchezza mobiliare: il gettito proveniente dalla tassazione dei capitali scudati e dei beni di lusso ammonta solo al 6% della manovra complessiva netta, e al 4% delle maggiori entrate. Neanche la motivazione che non è possibile tassare la ricchezza mobiliare perché questa fuggirebbe all'estero è credibile. Come dimostrano i dati sul private banking, la ricchezza mobiliare dei cittadini italiani più ricchi è enorme, e non è certamente una tassazione con una piccola aliquota che li indurrebbe a trasferirne surrettiziamente la proprietà a prestanome stranieri. Al rischio che una patrimoniale di tal fatta possa colpire anche i risparmi della classe media si può facilmente porre rimedio stabilendo un’equa quota esente, che renderebbe oltretutto l’imposta progressiva. Possibili problemi di liquidità per il pagamento dell'imposta sarebbero facilmente evitabili concedendo adeguate (ma non eccessive) rateizzazioni.
In sostanza, ci sembra che ci siano molti argomenti a favore di una tassazione con un’aliquota non predatoria dei grandi patrimoni mobiliari, che non ci siano validi argomenti contrari sul piano dell'efficienza economica e che non vi siano rilevanti ostacoli di natura tecnica tali da impedirne l’adozione. Un chiarimento sulle ragioni della sua assenza dalla manovra sarebbe quindi opportuno.
Confidando in un'autorevole risposta, e ringraziandoLa per la sua ospitalità,

Giovanni Balcet (università di Torino)
Piervincenzo Bondonio (università di Torino)
Giorgio Brosio (università di Torino)
Roberto Burlando (università di Torino)
Paolo Chirico (università di Torino)
Ugo Colombino (università di Torino)
Alessandro Corsi (università di Torino)
Bruno Dallago (università di Trento)
Silvana Dalmazzone (università di Torino)
Aldo Enrietti (università di Torino)
Mario Ferrero (università del Piemonte Orientale)
Magda Fontana (università di Torino)
Ugo Mattei (università di Torino)
Letizia Mencarini (università di Torino)
Guido Ortona (università del Piemonte Orientale)
Matteo Richiardi (università di Torino)
Lino Sau (università di Torino)
Francesco Scacciati (università di Torino)
Roberto Schiattarella (Università di Camerino)
Vittorio Valli (università di Torino)


sabato 17 dicembre 2011

ACCADE AD ARZIGNANO


Riportiamo l'e mail di un insegnante nella quale si evidenzia il comportamento irriguardoso di un alunno nei confronti di una compagna di banco indiana, non tanto per stigmatizzare l'azione del ragazzino quanto per evidenziare la risonanza che il fatto ha avuto su Facebook dove, non solo ragazzi ma anche adulti si sono sbizzarriti in frasi di tipo razzistico. Tutto ciò testimonia di un clima culturale inneggiante al nazismo e ai forni che si diffonde nel nostro paese anche grazie ad una campagna ossessiva fatta dalla Lega Nord contro i lavoratori stranieri.
                Ho sentito spesso , anche nel mio studio, dei pazienti che si lamentavano per il cattivo odore di alcuni immigrati. E' un luogo comune razzista che ci riguardava quando gli immigrati negli USA eravamo noi, all'inizio del secolo scorso, e venivamo definiti "woopy" cioè unti,puzzolenti. E' vero, molti lavoratori stranieri non emanano un buon odore, ma questo non è l'odore degli indiani bensì quello della povertà. Nessuno pensa che un povero, ma veramente povero, come chi, disperatamente, ha abbandonato il proprio paese per venire a lavorare quattordici ore al giorno nelle nostre concerie, non ha sufficiente denaro per provvedere ad acquistare abiti, biancheria, o tanto da consentirgli di usare la lavatrice , se ce l'ha, ogni giorno. Lavorare e vivere sempre con lo stesso vestito e la stessa biancheria addosso non è piacevole ma per alcuni è necessario.
   I leghisti che da tempo tengono alta la bandiera del disprezzo per gli immigrati e che si battono per piantare ovunque crocifissi, emblema  non tanto della Caritas cristiana quanto delle loro insane crociate contro i più poveri, riflettano sul fatto che Gesù , di cui tra poco si celebrerà il natale, è nato in mezzo alla merda del bue e dell'asinello, come vuole la tradizione, che Maria e Giuseppe dormivano sulla paglia e indossavano gli stessi abiti da molto tempo, che nelle stalle di allora, come in quelle di oggi, non c'erano servizi igienici,per cui i bisogni corporali si facevano alla meno peggio in qualche angolino e di bidè o rubinetti non c'era nemmeno l'ombra. I nostri bravi benpensanti, che allestiscono il presepe per i loro bambini, farebbero bene ad aggiungervi un po' di stallatico per renderlo più realistico e spiegare che le stalle sono puzzolenti e che anche Gesù bambino e la madonna lo erano in quanto poveri tra i poveri, e farebbero bene anche a spiegare che Gesù era ebreo così come sua madre e suo padre.
 
Fa specie poi che tali sentimenti profumati vengano manifestati da  cittadini di Arzignano città che per decenni è stata penalizzata e disprezzata dai comuni confinanti per il pessimo odore , sarebbe più consono chiamarla puzza, della sua aria. Ma quello, come si diceva allora e, come si dice anche adesso "xe l'odor dei schei."
 
Giovanni Fazio
 
 
 
Preg.ma prof.ssa
 
Le accludo alla presente un messaggio comparso su FACEBOOK che ritengo oltraggioso per lo scrivente e per la scuola oltreché palesemente falso , delirante e irriguardoso
 
La nota sottostante fa riferimento ad un fatto accaduto alcuni giorni fa.
Un'alunna di origine indiana è venuta amareggiata alla cattedra chiedendomi di poter cambiare compagno di banco ; alla mia domanda sul perché di questa proposta inconsueta mi ha risposto di essere stata insultata dal compagno che l'avrebbe allontanata dicendole che puzzava .Ho ritenuto di dover chiarire la posizione in classe facendo un immediato  intervento educativo volto a sottolineare la imprescindibilità della  tolleranza  e del rispetto che ciascuno deve avere per gli altri.
Ho inoltre convocato i genitori dell'alunno che aveva mancato gravemente nei confronti della compagna e ho trovato molta disponibilità ,almeno verbale. da parte loro
Ora ci siamo trovati su Facebook con notizie stravolte e che mi ( e ci) attribuiscono prese di posizione che stravolgono la realtà   ed esecrabili ( in un'ottica razzistica e barbara ) e  e che ci equiparano agli ebrei ,dei quali dovremmo ,suppongo, seguire la fine.
 
Lascio a Lei ogni commento !!! Ma ritengo che un simile delirio meriti una adeguata risposta da parte della nostra scuola.
Premetto che in ciò ,in me , non c'è una volontà di vendicare un torto personale, ideale (offendendendo le idee alle quali ho ispirato il mio agire di educatore) e anche professionale ,ma soprattutto di porre un argine ad un delirio barbaro e pericoloso che se non incontra resistenze adeguate  può generare  mostri !!!
 
A risentirci 
lettera firmata
 
 
 
Giulia Savegnago
E sentire che hanno messo una nota in classe di mio fratello perchè un suo compagno è andato dal proffessore a lamentarsi del brutto odore della compagna di banco (indiana) e ha chiesto se per favore poteva essere 'spostato perchè non resisteva più!!!!ahhhhhh.....che el se la tegnesse lu tacà!!!
Mi piace · [Commenta] · Ieri alle ore 14.13 · 
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·         Giulia SavegnagoJola Iola e altri 17 piace questo elemento.
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Thomas Piccoli professori ebrei!!! ripropongo le classi a gas per gli indiani
Aris Milani Spero che quando andrò a studiare in India non mi mettano vicino alla cattedra perché profumo. ;)
Ieri alle ore 14.31 · Mi piace


venerdì 16 dicembre 2011

ARZIGNANO: SECONDO FLOP DI MARCIGALIA. AGGREDITO DAL BRANCO UN DICIASSETTENNE AL PARCO DELLO SPORT.


Un fatto gravissimo è avvenuto  sabato scorso verso le 23.00 nel parco dello sport ad Arzignano. Un giovane di 17 anni che passeggiava con un'amica è stato aggredito da un branco di ragazzi  , sembra per motivi di gelosia. Il ragazzo aggredito benché malconcio è riuscito a fuggire  ma, a causa delle percosse ricevute, è svenuto dopo pochi passi. Gli aggressori, raggiuntolo, hanno infierito su di lui che giaceva a terra privo di sensi fino a quando non sono fuggiti , spaventati dall'arrivo di una volante dei carabinieri di Chiampo.
Il ragazzo subito trasferito all'ospedale di  Vicenza è stato ricoverato per trauma cranico e insufficienza renale acuta. Probabilmente, se non fossero arrivati i carabinieri oggi piangeremmo un morto.
Fa impressione che tanta violenza si sia scatenata da parte del branco nei confronti di un giovane esile e inoffensivo che aveva l'unica colpa di passeggiare con una coetanea nei pressi del locale "Voglia matta".
Anche di questo episodio brutale ( per fortuna gli aggressori, sembra provenienti da Montebello, sono stati individuati) non possiamo dare nessuna colpa all'assessore Marcigaglia né tanto meno ai vigili urbani. Tuttavia alcune considerazioni sono d'obbligo:
i cronisti locali del Giornale di Vicenza, che non mancano mai occasione per tessere le lodi dell'assessore alla polizia urbana,   hanno ignorato il fatto . Come mai? Forse qualcuno avrebbe constatato che la tanto decantata sicurezza instaurata dal piccolo sceriffo  in realtà non c'è?
Non sarebbe il caso allora che Marcigaglia, anziché  vantarsi di un pugno di ferro risibile nei confronti della criminalità, la smettesse di farsi propaganda politica, sulle spalle dei vigili, e si dedicasse con serietà al suo compito?
Un riconoscimento va al sindaco Gentilin che , appena venuto a conoscenza del fatto, si è precipitato al capezzale del ragazzo, all'ospedale di Vicenza.
Non siamo faziosi , non accusiamo nessuno di un fatto improvviso e imprevedibile. Vorremmo però che la si smettesse con la manfrina della sicurezza leghista che non esiste .
Un poco di sobrietà non guasterebbe.

Giovanni Fazio

giovedì 15 dicembre 2011

BOYCOTT BALLARO'


VuèSentì? VS#224
HO FATTO UN GRAN BEL SOGNO
Quando un esponente della sinistra, durante un talk show, guarderà con un ghigno beffardo un qualsiasi esponente del centro destra e gli dirà ti vedo nervoso, allora forse riprenderò forza e riprenderò fiducia in questa nostra sinistra italiana così dolce, così perfettina, così banalotta e così umile. Il mio pronostico è che non accadrà mai, i miei compagni, chissà perché,  non danno nessuna importanza alla comunicazione e gli effetti si vedono.  franz falanga.


BOYCOTT BALLARO' 

 
BOYCOTT BALLARO'!
FALSO TALK SHOW DI SINSTRA. TRATTASI DI POLLAIO MEDIATICO DOVE SI PRIVILEGIA L'INTERRUZIONE BECERA AL POSTO DELLE ARGOMENTAZIONI SERIE. LO DIMOSTRA IL FATTO CHE IL CAMERAMAN ABBANDONA IL RELATORE DI TURNO OGNI VOLTA CHE QUALCUNO ( SOPRATTUTTO DI DESTRA) LO INTERROMPE. SULLO SCHERMO, AL POSTO DEL PROFESSOR RODOTA' APPARE ALLORA LA GELMINI CHE DICE SCIOCCHEZZE , OPPURE VIENE INQUADRATO IL FACCIONE DI LA RUSSA CHE IN QUANTO A CULTURA ASSOMIGLIA, A QUEI FUORICORSO CRONICI DEL FUAN CHE INFESTAVANO L'UNIVERSIT' DI CATANIA QUANDO LA FREQUENTAVO IO.ì
BOYCOTT BALLARO'!
FACCIAMO PIAZZA PULITA DEI FALSI SINISTRI. TRATTASI DI TRASMISSIONE IN STILE FUNARIANO CHE VELLICA LA CURIOSITA' E I GUSTI DI QUALUNQUISTI  E TIFOSI DEL NULLA.
BOYCOTT BALLARO'
E' ORA DI CAMBIARE REGISTRO! VOLTARE PAGINA DOPO LA FINE DEL BERLUSCONISMO SIGNIFICA ANCHE CHIUDERE QUESTI POLLAI , DISINFETTARE GLI STUDI TELELVISIVI  E RIPORTARE IL CONFRONTO POLITICO SU LIVELLI "ANGLOSASSONI".
E' QUERLLO CHE FA CORRADINO MINEO OGNI SERA DANDOCI L'OPPORTUNITA'  DI GIUDICARE DA NOI LE AFFERMAZIONI DEGLI OSPITI DI TURNO, SENZA BISOGNO DI SCHIAMAZZI E PORCATE.
BOYCOTT BALLARO'
FLORIS HA CREATO DAL NULLA PERSONAGGI INSIGNIFICANTI COME LA PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO CHE NON AVREBBE MAI OCCUPATO QUEL POSTO SENZA IL POMPAGGIO DI BALLARO'.
FLORIS HA SPONSORIZZATO PERSONAGGI COME ALEMANNO , CONSENTENDOGLI DI DIVENTARE PRIMO CITTADINO A ROMA ( CON LE CONSEGUENZE CHE TUTTI VEDONO)
FLORIS CI AMMANNISCE PRIMI PIANI DI PERSONAGGI COME BELPIETRO PRESENTANDOCELI COME GIORNALISTI.
NON AMO LE TRASMISSIONI COSIDDETTE BIPARTISAN: LE TROVO IPOCRITE.
SE DESIDERO SAPERE COSA PENSA FERRARA MI COMPRO "IL FOGLIO" ( SAREI OVVIAMENTE L'UNICO ACQUIRENTE IN ITALIA DI UN GOIORNALE PAGATO ANCHE COI MIEI SOLDI ).
NON HO BISOGNO DI SENTIRE GLI ARGOMENTI DI NOSFERATU , TUTTAVIA, POICHE' QUESTI ARGOMENTI SONO ACCESSIBILI IN EDICOLA , POSSO SEMPRE ACQUISTARE "IL GIORNALE" NEL CASO MI VENGA UN ATTACCO DI MASOCHISMO.
AUSPICO TRASMISSIONI SERIE DOVE IL DIBATTITO SIA PARITETICO E, CIOE' INTELLETUALI CON INTELLETTUALI E SCARPARI CON SCARPARI.
ESSERE DI SINISTRA VUO DIRE ANCHE AVERE STILE, SOBRIETA' , INTELLIGENZA E BUON GUSTO: LASCIAMO AD ALTRI VIETI ATTEGGIAMENTI DA CURVA SUD CHE, IN QUESTI ULTIMI GIORNI IMPAZZANO ANCHE A MONTECITORIO.

GIOVANNI FAZIO