LETTERA APERTA AI SINDACI E ALL'ASSESSORE REGIONALE.
Il 15 Giugno il Giornale di Vicenza riportava la notizia di un 'offerta di 50 milioni di euro da parte dell'assessore regionale alla sanità Luca Coletto per la costruzione di un nuovo ospedale nella nostra ULSS.
l'offerta di Coletto è , a nostro avviso, una doppia mela avvelenata, da un lato perché sottrarrebbe le ultime poche risorse, già ampiamente deficitarie, del fondo sanitario della nostra ULSS, dall'altro perché l'offerta in questione è una sottrazione di denaro al fondo sanitario regionale, quello, anch' esso deficitario, per il quale la nuova finanziaria prevede ulteriori appesantimenti economici, tagli e ticket. Non bisogna dimenticare che la gestione decennale di quattro assessori regionali di marca leghista ha generato nella nostra regione un buco di un miliardo di euro riducendo quello che era un fiore all'occhiello nazionale alla stregua dei, giustamente tanto vituperati, livelli calabresi.
Nell'assordante silenzio da parte di amministratori, sindaci e consiglieri di opposizione in merito alla questione, finalmente si leva la voce dell'ex sindaco di Arzignano Gianfranco Signorin che scrive una lettera ai sindaci dei comuni della ULSS 5 e all'assessore alla sanità Luca Coletto.
Ci è sembrato un primo passo importante che rompe il ghiaccio sulla questione della assistenza socio sanitaria nel Veneto e nella nostra ULSS .
Pubblichiamo qui di seguito la lettera di Gianfranco Signorin aprendo un confronto e un dibattito su una questione che, al di là di intenti propagandistici e affaristici diventa sempre più importante, soprattutto di fronte ad una finanziaria che, sfacciatamente, colpisce il cittadini più deboli,tra gli altri, invalidi, portatori di handicap, anziani disabili e malati di Alzheimer, malati mentali e le famiglie di tutti costoro.
Giovanni Fazio
Ill.mi Signori Sindaci della ULSS 5
e p.c. Ill.mo ASSESSORE REGIONALE SANITA' Luca Coletto
Arzignano 9 luglio 2011
Recentemente la Regione Veneto ha reso note le attribuzioni finanziarie destinate agli investimenti straordinari per opere di edilizia sanitaria.
Nell’ipotesi della realizzazione dell'ospedale nuovo Arzignano/Montecchio, la nostra ULSS si è vista assegnare la bella somma di 47 milioni di euro.
Nulla in confronto ai progetti sbandierati e "venduti al popolo della ulss 5" dall'ex Presidente della Regione Galan e dal D.G. Alessi (con posa della prima pietra prevista per maggio 2010….) per 180 milioni di euro, poi diventato un progetto da 105 milioni. Tutto ciò doveva servire all’edificazione di un nuovo polo ospedaliero, ovvero una “cittadella della salute”, come piace chiamarla al sindaco di Arzignano , capace di aggregare i Reparti di degenza dislocati su più sedi , Uffici e Servizi sparsi sul território di Arzignano e Montecchio. Ebbene, per un’opera simile forse non bastano né 180, né 105, né tantomeno 47 milioni di euro! Del recente finanziamento, dobbiamo ringraziare l'impegno dell'Assessore Regionale Coletto e, credo, anche qualcuno che ad Arzignano ha mosso i primi passi nel management sanitario e che ora occupa posizioni di altissima e meritata responsabilità. Ma parliamoci chiaro: sono questi i tempi per programmi faraonici? Non sono forse invece i tempi magri del buon senso? La classe politica è segnata a dito per il "rischio flop" del nuovissimo Ospedale di Valdagno che potrebbe essere svuotato di significato per la vicinanza, accresciuta dal tunnel, col nuovissimo polo ospedaliero di Santorso. Ad Arzignano invece abbiamo da lustri un decorosissimo e attrezzatissimo ospedale. Vero: ma è troppo piccolo. Non è logico che un traumatizzato, magari in condizioni drammatiche, debba fare la spola, fra Montecchio e Arzignano perchè là c'è l'Ortopedia, qui la Neurologia, la Chirurgia , l'UCIC, la Rianimazione e la Risonanza magnetica. Quei benedetti 47 milioni non buttiamoli al vento, ma finchè ci sono e prima che qualcuno ci ripensi usiamoli immediatamente! Si renderebbero disponibili anche i mezzi per sistemare il Centro Donna di Montecchio, potenziandolo, completandolo in tutte le sue possibili articolazioni. Inoltre, nella logica responsabile della corretta Sanità, sarebbe opportuno albergare nello stesso stabile anche Ortopedia, Oculistica e Oncologia. Spero che questa proposta incontri l'unanime, unito appoggio di tutte le amministrazioni comunali della ulss 5 e dell'intera popolazione. Lo spirito che ci anima è quello del dibattito perché la salute, la sanità, gli ospedali non sono dei medici, dei direttori generali, dei funzionari pubblici, ma sono patrimonio e valore di tutti i cittadini e, soprattutto, degli ammalati !
Gianfranco Signorin
consigliere comunale già Sindaco di Arzignano
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