VuèSentì? VS#279
UNA INCREDIBILE STORIA VERA
Per dire la potenza incredibile dei mezzi di comunicazione
di massa. La seconda Guerra Mondiale non era ancora terminata e nell’Italia
libera si riaprivano a velocità impressionante i cinematografi e i teatri. I
film erano praticamente tutti americani, la mia generazione di quindicenne
stava scoprendo il jazz e l’America. Prima di ogni cosa era arrivato il jazz al
seguito delle truppe americane, dopo qualche mese cominciammo a vedere come era
fatta l’America, ovviamente vista e fatta dagli americani, attraverso le decine
e decine di film che avevano invaso praticamente tutto il nostro immaginario
collettivo.
Pensate un po’ che razza di pugno allo stomaco, in positivo
ovviamente, fu per noi quindicenni che ci stavamo avviando al jazz vedere un
film sulla storia di Glenn Miller che stava cercando il suo stile nella musica
d’intrattenimento, costruendo meccanismi sonori anche presi dal jazz proprio
durante gli anni della guerra. Vi mando un pezzo di un film che ci fece morire
letteralmente di libidine nel quale vedrete Glen Miller interpretato da un
magnifico James Stewart che, durante una parta militare in cui la sua banda
suonava marce militari, ad un certo punto, non potendone più di quella musica
fatta per marcare il passo delle truppe, lasciò il palco con tutti gli alti
ufficiale del campo, e, correndo verso la banda, cominciò a far
suonare Saint Louis Blues. I fatto è storicamente accertato.
Vi garantisco che hanno potuto giovare alla conoscenza
superficiale ed edulcorata dell’America più quei cinque minuti di film che
decine di migliaia di libri e di articoli scritti sull’argomento. Ricordo che
noi giovanottelli eravamo impazziti per gli americani. Così come facevamo il
tifo per i cow boy contro gli indiani finchè non arrivò il film Soldato blu, film,
coraggiosissimo americano che finalmente rendeva giustizia ai pellerossa che
fino ad allora credevamo fossero i cattivi. Alla fine dei giochi cominciammo a
capire che la vera grandezza degli americani era nella loro letteratura, nella
loro cultura cinematografica, nel loro giornalismo, nei quali non si
facevano sconti a nessuno. Una grande lezione di libertà. Pensate un po’: prima
indottrinati a favore comunque e sempre degli americani bianchi, subito dopo
salvati dall’indottrinamento dagli americani stessi!
La mia generazione stava lentissimamente cercando di
capire dove diavolo stesse la verità. E questo lavoro ci è costato fatica,
letture, studi, attenzione ai fatti, letture in seconda battuta, discussioni
accesissime fra noialtri. Insomma è stata una delle più belle stagioni della
nostra vita. E a tutto questo friccichìo non crediate che si partecipasse solo
noi maschietti, avevamo fior di ragazze straordinarie che ci aiutavano a
comprendere il mondo. Dopo tutto questo selz mentale che ebbe il suo massimo
splendore nel Sessantotto, tutto ciò fu lentamente cloroformizzato, bloccato,
diluito, anestetizzato e cancellato quasi del tutto da quei gran figli di
puttana di politici nostrani che avevano avuto la forza di resistere al nuovo
che avanzava e che erano quindi riusciti con diabolica astuzia a mandare a
puttane tutto il nostro movimento di ragazzi e ragazze. Avevano cancellato la
nostra storia.
Il risultato è quello che io ho sotto gli occhi adesso. Non
so se quelli molto più giovani di me se ne accorgono come me ne sto ahimè
accorgendo io. Darei una cifra per tornare a rivedere un risveglio delle
coscienze come quello del quale vi ho parlato. franz
falanga
http://www.youtube.com/watch?v=hpQytAWi8HI&feature=related
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