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giovedì 8 dicembre 2011

PISCINE D'ORO AD ARZIGNANO


                                                                                                                                                             Arzignano 08/12/2011

"Qualità della vita significa anche avere a disposizione servizi e strutture utili, funzionali e accessibile a tutti - spiega il sindaco Giorgio Gentilin.
 L'attuale piscina è ormai obsoleta e non più in grado di dare risposte adeguate alle esigenze della popolazione;dopo un'attenta valutazione, e considerato che non risulta vantaggioso ristrutturarla, abbiamo deciso d'impegnarci nella progettazione di un nuovo impianto natatorio: un'opera importante ed ambiziosa che però crediamo Arzignano si meriti e che ci ha offerto l'opportunità di ripensare non solo la piscina ma anche ad un'ampia porzione della zona degli impianti sportivi, Di qui l'idea della nuova ‘Cittadella dello Sport’  che dovrà essere un luogo per tutti, dal bambino all'anziano alle famiglie, non solo per dedicarsi all'attività fisica ma anche per lo svago, la prevenzione e la riabilitazione, l'incontro, il relax e la cura del proprio benessere nel senso più ampio del termine; insomma, un nuovo punto di riferimento per qualità e varietà dei servizi offerti".

Questa è la dichiarazione del sindaco Giorgio Gentilin di Arzignano, apparsa circa un mese fa sul giornalino edito dal comune. In realtà dietro le parole che magnificano la nuova proposta del sindaco ci sta un piano megagalattico : la costruzione di un vero e proprio mausoleo alla memoria che comporta un impegno onerosissimo per il comune.
Nel progetto è previsto un esborso di 9 milioni di euro da parte del comune a favore di una società privata che si occuperà della costruzione e della gestione per 25 anni dei nuovi impianti.
 Il progetto prevede infatti che il comune anticipi un milione e mezzo all'inizio dei lavori e provveda al pagamento di 300 mila euro all'anno per 25 anni alla società che gestirà la cosiddetta "cittadella dello sport" che , per tutto il periodo suddetto diverrà struttura privata.

RIPORTIAMO QUI LE PARTI SIGNIFICATIVE DEL TESTO DELLA DELIBERA  DEL 28/09/1971

Oggetto della concessione è la riqualificazione dell'area cd. di “Parco dello Sport”, così
come individuata nell’allegata planimetria, mediante:
1. la demolizione totale dell'attuale piscina coperta (una volta realizzato il nuovo impianto),
allo scopo di recuperare e riqualificare il maggior spazio verde possibile;
2. la realizzazione di nuovi impianti coperti per l'uso sportivo;
3. la realizzazione di nuovi impianti scoperti per il divertimento ed il relax;
4. la riqualificazione dell'area esterna;
5. la realizzazione delle necessarie opere di urbanizzazione (viabilità - parcheggi);
6. la gestione dell'attuale impianto natatorio e, una volta ultimato, il nuovo complesso.
L'intervento dovrà essere progettato in modo tale che lo sviluppo delle nuove strutture, la
riqualificazione delle esistenti e, quindi, la gestione del complesso, avvengano in modo
unitario. A tal fine:
• l'area interessata dovrà essere recintata ed adeguatamente sorvegliata;
• l'ingresso a tutti i servizi dovrà essere unico;
• le strutture esistenti (6 campi da tennis, di cui: 2 scoperti con impianto di illuminazione, 2
coperti con struttura fissa, 2 con copertura rimovibile, per periodo invernale da ottobre a
marzo; 2 campi in erba sintetica coperti da ottobre a marzo, utilizzati prevalentemente
per il gioco del calcio a 5, ma predisposti anche per il gioco del tennis, con annesso
fabbricato per servizi e spogliatoi; 1 campo in sabbia utilizzabile da marzo a settembre
per il gioco del beach-tennis o del beach-volley; edificio con sala riunione, bar e
ristorante e annessi servizi e spogliatoi per i campi da tennis) dovranno essere
riqualificate nell'ottica della gestione unitaria, anche, qualora si rendesse necessario,
mediante lo spostamento all'interno del perimetro individuato. La gestione di tali attività,
una volta scadute le concessioni in essere, dovrà prevedere, nelle forme e nei modi
opportuni, il coinvolgimento delle associazioni sportive dilettantistiche locali, salvo
diverse indicazioni dell'Amministrazione Comunale. Tutte le attrezzature all'interno delle
strutture esistenti e di proprietà del Comune di Arzignano saranno date in uso al
concessionario (in caso di mancato utilizzo le stesse dovranno essere restituite);
• il concessionario prenderà in carico, alla naturale scadenza del contratto in essere
(fissata per il 2 settembre 2012), la gestione della piscina coperta esistente, la quale
dovrà rimanere in funzione fino all’apertura della nuova piscina coperta, senza soluzione
di continuità.
Nello specifico, all'interno dell'area così come individuata dovranno trovare posto almeno i
seguenti NUOVI IMPIANTI NATATORI COPERTI
Il nuovo impianto dovrà prevedere:
• una vasca avente dimensioni minime di mt. 25 x mt. 16,5 (corrispondente ad almeno 8
corsie larghe mt. 2), che dovrà essere omologata dalla Federazione Italiana Nuoto;
• almeno due vasche di minori dimensioni, una destinata ad attività baby, l'altra
destinata all'esercizio di attività complementari, per soddisfare le più ampie richieste
degli utenti.
NUOVI IMPIANTI ESTERNI
Il nuovo impianto dovrà essere dotato di un'area verde ad uso ricreativo delle maggiori
dimensioni possibili, all'interno della quale collocare una piscina ricreativa, attrezzata per il
relax (con, ad esempio, idromassaggi, cascate d'acqua, percorsi rilassanti) ed il
divertimento dei bambini (con, ad esempio, uno scivolo acquatico e giochi d'acqua, parco
giochi con giostre quali altalene, ping pong e simili...), oltre ad un'area uso solarium,
attrezzata con arredi esterni di particolare qualità estetica (quali, a titolo di esempio,
ombrelloni, sdraio, lettini matrimoniali, gazebo...).

ATTIVITÀ COMPLEMENTARE
Il progetto potrà prevedere, al fine di garantire un potenziamento dei servizi
complessivamente offerti, lo sviluppo di una struttura complementare, inserita in modo
armonico nel contesto, per la gestione di servizi ed attività finalizzati alla salute del corpo,al benessere della persona e alla rieducazione e recupero motorio, nonché di attività commerciali compatibili con la vocazione dell'area.

ASPETTI ECONOMICI
Al concessionario è riconosciuto il diritto di sfruttare economicamente l'opera per tutta la
durata della concessione, fissata, al massimo, in 30 (trenta) anni.
Al fine di assicurare l'equilibrio economico - finanziario, si intende concedere:
1. un prezzo massimo di euro 1.500.000, da corrispondere come di seguito indicato:
a. euro 750.000 nel 2012 e comunque al raggiungimento del 30% dell'opere previste;
b. euro 600.000 nel 2013 e comunque al raggiungimento del 70% dell'opere previste;
c. euro 150.000 al collaudo dell'opera;
d. le quote annuali, ad insindacabile giudizio dell'Amministrazione Comunale, potranno essere erogate, ancorché entro i massimi stabiliti, in proporzione all'effettiva percentuale di lavori eseguiti.
2. un canone in conto gestione per l’importo massimo di euro 300.000, da
corrispondere al concessionario annualmente, con decorrenza dal primo anno di avvio
della gestione ed al termine di ogni annualità di gestione, per un massimo di 25 anni.
A garanzia del capitale investito dal concessionario, il Comune di Arzignano, ai sensi
dell'articolo 207 del d. Lgs. n. 267 del 2000, potrà rilasciare garanzia fideiussoria,
parametrata sul valore delle opere la cui realizzazione è vincolata, quantificato nell'importo
massimo di euro 4.200.000."

Leggendo il testo della delibera non si può che rimanere stupiti di tanta magnificenza;  tuttavia è evidente che la società che costruirà tutto questo ben di dio non lo farà gratis et amore dei. Gestirà, oltre agli impianti, il ristorante e il bar, anche un CENTRO SALUTE PRIVATO, realizzato nel centro del parco dello sport.

Il comune non incasserà un euro in tutti  i 25 anni della concessione ma sborserà 300.000 euro l'anno alla società concessionaria.

Forse il sindaco Gentilin vive in un altro pianeta e non sa che il nostro paese sta attraversando una crisi economica epocale che mette in discussione persino le pensioni minime.
 Ignora l'inasprimento dei costi della sanità e le sacche inevitabili di nuova povertà che la situazione attuale determinerà anche nel nostro comune.
Ignora che la Regione sta provvedendo a ridurre i posti letto nelle nostre case di riposo e che i bilanci dei comuni subiranno , grazie alla nuova finanziaria, sostanziosi tagli che renderanno ardua ogni politica di assistenza sociale.
Del resto,  che Gentilin viva in un altro pianeta lo testimonia anche il fatto  che il nostro comune non ha presentato nemmeno uno straccio di piano sanitario, che non ha idee precise sulla costruzione o meno di un nuovo ospedale  rimettendosi alle decisioni della regione, senza cercare alcun accordo con gli altri comuni facenti capo alla ULSS 5 . Splendido isolamento, fatto di vuoto assoluto di idee.
E invece di idee ne abbiamo un bisogno urgente.
La situazione di tanti nostri cittadini anziani non autosufficienti o, comunque, fragili sta per diventare drammatica;  le famiglie hanno sempre maggiori difficoltà nel provvedere all'assistenza dei loro cari e vorrebbero un chiaro progetto in merito da parte del comune.
            Sottrarre 300.000 euro all'anno dal bilancio del comune creerà un deficit nelle poche risorse disponibili e questo si tradurrà in dolore per le famiglie e per i cittadini. Non ci saranno risorse per aiutare chi perde il lavoro e la casa, per chi ha i figli ammalati ma deve lasciarli soli per andare al lavoro, non ci saranno risorse per aiutare le donne con strutture adeguate ( asili, ospizi ecc.)
Certamente non a tutto si può ottemperare con 300.000 euro l'anno, ma non averli sarà un bel problema.

Si sarebbe potuto provvedere alla ricostruzione della piscina, rispettando tutto il resto e realizzando un significativo risparmio.

Tuttavia i sogni megalomani hanno trovato un ostacolo serissimo nella nuova finanziaria:
il comune si impegnava a garantire la copertura della spesa con un fidejussione di 4.200.000 euro.
            La nuova legge di stabilità non consente di impegnare più di 2.600.000 euro per la fidejussione, somma che non garantirà le banche che dovrebbero finanziare il progetto.
A questo punto, un ridimensionamento drastico è inevitabile: speriamo che il mausoleo non si trasformi in un sarcofago e  che anche i consiglieri di minoranza facciano la loro parte uscendo  dall'incomprensibile silenzio che ha caratterizzato l'iter di questo irresponsabile progetto.


Giovanni Fazio





1 commento:

  1. Bravo Titta
    Giusta anche la chiusura sui consiglieri della Minoranza per ... l'Imcomprensibile "loro" silenzio....

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