VuèSentì? VS#146
LE COSE SONO ANDATE PROPRIO COSI’
Oggi pomeriggio la giornata era tutta da cancellare, pensavo al futuro inesistente dei nostri giovani, alle inutili guerre che stiamo facendo nel mondo, a quella marmaglia che condiziona le nostre vite per cui ho deciso di andare sull’Olimpo da Giove per affrontarlo. Detto fatto. Mi ha aperto con un gran sorriso, sorridendo ancora di più mi ha fatto accomodare su un divano un po’ vecchiotto ma molto comodo, mi ha fatto capire di non dire una parola e ha cliccato sul link che troverete qui sotto. Ve lo dico gà da subito, dovete fare anche voi la stessa cosa sapendo che tutto l’ambaradam dura esattamente quarantatrè minuti e cinquantotto secondi. Non avete alternative. Io l’ho fatto e dopo mi sono sentito meglio. Un attimo dopo l’accordo finale, Giove si è sparato da solo nei denti un porca puttana !!! e mi ha riaccompagnato alla porta. Non era il caso che nessuno dei due parlasse. E me ne sono tornato a casa. franz falanga
Wladimir Horovitz, 1985, New York Philarmonic Orchestra, suona
il Konzert Fur Klavier Und Orchestra n.3 in Dmoll Op.30 di
Serghei Rachmaninoff. Dirige l’orchestra un giovanissimo Zubin Metha.
Notare la sua direzione e le varie posizioni della mani sulla tastiera di Horovitz,
che cambia la posizione delle mani con il cambiare della dinamica.
Basterebbe solo questo per far capire la grandezza di questo pianista.
Notare poi la leggerissima e stupefacente intesa fra il direttore e il pianista.
Notare poi che Horowitz tocca i tasti all’estremità superiore, a quella inferiore,
nel centro, perché, a seconda di dove poggia le dita, i colori del suono cambiano.
Inoltre notare come Metha conosce molto più che a memoria la partitura.
Non c’è un gesto di Metha inutile. Uno che sia uno. Altra cosa fondamentale
è che i musicisti quando suonano nei momenti topici DEVONO guardarsi.
Notare l’attenzione perfetta degli sguardi di Horowitz verso Zubin Metha e
gli sguardi dei Metha verso il pianista e l’orchestra. Gli ultimi dieci minuti
appartengono alla leggenda. I due si sono sorrisi per un attimo e questo
fatto già ci racconta cose straordinarie. Ascoltatevi con grande attenzione l’accordo finale.

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