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domenica 29 gennaio 2012

NUOVO RAZZISMO E VECCHIO FASCISMO

 
Caro Franz,
ho letto il tuo accorato appello ai giovani, relativamente al pericolo del ritorno del fascismo in Italia. Mi sembra che questa volta tu abbia sbagliato bersaglio.
                I problemi che abbiamo davanti sono totalmente diversi da quelli che precedettero il secondo conflitto mondiale, anche se, anche allora, lo sfondo economico che stava dietro a quanto avveniva era anche la crisi del '29.
Il fascismo comunque prende il potere in Italia nel 1921 e quindi precede la grande crisi di un bel pezzo.
Come tu dici, alla base del fenomeno ci sta la violenza, il totalitarismo, il nazionalismo esasperato, l'esaltazione della guerra, l'odio per il diverso, anche se a volte era solo "artificialmente" diverso.
Il fascismo inaugurò in gran parte dell'Europa una nuova risposta delle borghesie alla domanda di giustizia delle grandi masse di proletari che uscivano dalla guerra ancora più impoverite.
Anche la Russia Sovietica si adeguò al modello ( leggere a tal uopo "Le memorie di un rivoluzionario" di Victor Serge o il rapporto del XX congresso del PCUS di Nikita Kusciov).
I fascismi furono caratterizzati, dalla Spagna alla sacra Unione Sovietica, da inaudite violenze, montagne di cadaveri, gulag, campi di sterminio, sopraffazione continua di ogni diritto umano.
Il ricordo che ne abbiamo è talmente mefitico che solo sparuti gruppetti di idioti neo nazisti insistono nell'inneggiare a Hitler o Mussolini. Per tutti però si tratta di una orribile pagina della storia che ci sismo lasciati alle spalle.
Nessuno penserebbe oggi in Europa di far guerra alla Germania o al Belgio, di invadere la Gran Bretagna o spartirsi la Polonia con la Russia di Putin. Tanto per dire che il quadro generale e il modo di pensare sono totalmente cambiati dal tempo in cui, da bambino e in tempo di guerra, vedevi tuo padre piangere , nascosto in uno scantinato.

Settanta anni fa il fascismo c'era veramente.
Questo non significa che i germi lasciati allora non fermentino sotto il letame di nuove culture discriminatorie.
La Lega per esempio ha soffiato veleni razzisti sia contro noi meridionali sia contro chi fuggiva da catastrofi planetarie, mettendo a nudo la vergogna  della proposta di un nuovo modello di umanità.
Giustamente diceva l'altro ieri Moni Ovadia, "la giornata del ricordo" può diventare un nuovo alibi per chi cova nuove discriminazioni condannando ufficialmente le vecchie, mantenendo le nuove, per esempio contro Rom Sinti e meridionali e, magari, approvando incondizionatamente tutto ciò che fa Israele, sentendosi con ciò mondo da ogni peccato di razzismo.
Ma nel Mediterraneo, a pochi kilometri da casa mia, continuano a morire donne, bambini e uomini disperati che chiedono solo di potere lavorare in un paese civile che, civile non è.
Ciò non significa che vedremo affacciarsi da Palazzo Venezia Monti in orbace, ma che in un'era in cui i nazionalismi sono il decrepito lascito di un passato che, a volte si ripete orridamente , come nelle recenti guerre balcaniche, nell'era in cui in poche ore percorri il viaggio di una vita di Marco Polo , in cui , grazie a Skype puoi parlare con un amico a Pechino o a Leningrado ( pardon, San Pietroburgo), la partita è quella se l'umanità dovrà essere governata da una banca o se gli uomini e la politica dovranno governare le banche.
Le vecchie idee fanno ancora soffrire e morire ma sono appannaggio i uomini piccoli con la testa rivolta al passato. Il Caudillo non ritornerà mai più col suo cavallo bianco in una Madrid stremata dall'assedio e le sue torme non Irromperanno a Plaza del Sol al grido di "Viva la Muerte". La storia li ha già archiviati nei gironi dell'inferno più nero con  Torquemada e il Sant'Uffizio.
Insieme a Moni Ovadia e ai miliardi di persone, che non fanno parte di quella caccola di umanità che si stringe attorno a Bossi, reclamiamo la terra libera per tutti e la libertà dalla finanza rapace che distrugge ogni forma di vita, dove arriva con le sue fetide carte.

Ti abbraccio

Titta







IL TESTO DI FRANZ


Quasi con certezza è la mia voce. Mi rivolgo come al solito ai miei giovani eventuali lettori. Studiate, studiate, studiate, specialmente la storia. L’argomento sul quale dovrete puntare il microscopio è il fascismo. Io che l’ho vissuto sulla mia pelle, vi dico che sta tornando alla grande, così come vi dico che, come allora, anche adesso nessuno ne parla, nessuno dice nulla, le persone mature e quelle più avanti negli anni sono assurdamente rassegnate, i giovani (quelli che hanno perso il senso della storia) se ne strafottono, per cui, sulla  rassegnazione e sulla strafottenza, sta prosperando alla grande la mentalità fascista.

A questo poi aggiungiamo un razzismo molto sottile e molto strisciante che, chi non conosce la storia difficilmente riesce a percepire, ed oplà il quadro dell’attuale situazione è fatto. Vedo miei coetanei, persone tutto sommato per bene e timorate di Dio, che stanno facendo un minestrone delle loro esperienze storiche, minestrone che è un brodo di coltura perfetto per il primo dittatore che si profilerà all’orizzonte.

Mi rivolgo a quelli che hanno i figli piccoli: state in guardia fate in modo che i vostri figli non vedano e soffrano quello che ha visto e sofferto la mia generazione. Ve ne racconto solo una: un giorno a Valenzano, un piccolo paese vicino Bari dove eravamo sfollati, mio padre mi prese per mano di corsa (eravamo in piena guerra e i nazisti si stavano ritirando in Italia verso il nord)  io avevo dieci anni, e mi portò in uno scantinato sotto casa. Notai con mia infinita meraviglia  che stava piangendo, e contemporaneamente sentii dalla grata che dava sul pavimento della strada, passare un drappello di soldati della Wehrmacht (così si chiamava allora l’esercito tedesco) che andavano rastrellando per il paese gli uomini per inviarli ai lavori forzati in Germania. Io non riuscivo a capire perché mio padre piangesse, Poi a distanza di anni ho capito ed ho odiato quegli uomini che hanno fatto piangere un padre davanti a un figlio. franz falanga  

P.S. Ho usato una frase orrenda che adesso non conosce più nessuno: Il rastrellamento delle persone. Questa frase si è però modernizzata aggiornandosi, adesso c’è il rastrellamento delle coscienze, il che è ancora peggio. 

1 commento:

  1. Che Venere, Giove, Mercurio, Eolo, Nettuno, ti ascoltino. Franz

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